martedì 27 gennaio 2015

GRANDE STAMPA TEDESCA: ''VITTORIA DI SYRIZA E' LA DURA SCONFITTA DEL GOVERNO TEDESCO E DELLA POLITICA ECONOMICA EUROPEA''

GRANDE STAMPA TEDESCA: ''VITTORIA DI SYRIZA E' LA DURA SCONFITTA DEL GOVERNO TEDESCO E DELLA POLITICA ECONOMICA EUROPEA''


FRANCOFORTE - Con le parole "la Troika e' finita", il populista greco Alexis Tsipras ha descritto la sua vittoria elettorale di fronte a migliaia di ateniesi in festa. In realta' - scrive il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung - la vittoria del movimento di sinistra di Tsipras "Syriza" rappresenta soprattutto una dura sconfitta per la comunicazione del governo tedesco e per i principi della politica economica europea rappresentati da Berlino e da altri paesi del Nord Europa.

Dalla prospettiva del Nord, la crisi della Grecia e' stata un simbolo del fallimento delle vecchie ricette: spesa pubblica finanziata con ricorso al credito, svalutazione della moneta e stampa di denaro da parte della banca centrale.
Secondo l'opinionista della Faz Tobias Piller, il lavoro della "Troika" formata da Commissione europea, Bce e Fmi si e' basato invece su una visione politica opposta, basata sul virtuosismo dei conti e sulla compressione della spesa pubblica improduttiva: l'idea di fondo e' che solo le aziende private e i soggetti davvero produttori di ricchezza, inseriti in un ambiente competitivo sul fronte normativo, burocratico e del lavoro, possano garantire un benessere economico sostenibile.
Affinche' fiorisca l'attivita' imprenditoriale, pero', c'e' bisogno di un clima positivo per gli investimenti, di mercati aperti, di imposte sostenibili e di uno stato snello ma funzionante: tutti elementi che l'economia Greca, pur soffocata dall'austerita', non e' stata in grado di conseguire.
Invece, secondo il quotidiano tedesco "Sueddeutsche Zeitung", cio' dipende anche dal fatto che i politici ellenici, incluso l'ex premier Antonis Samaras, hanno applicato tagli drastici allo Stato sociale senza incidere pero' sul vecchio sistema clientelare e sulle vecchie strutture di potere consolidate.L'esito delle elezioni politiche in Grecia rappresenta insomma un doppio scacco: Berlino e Bruxelles sono preoccupate perche' i greci - ora che germoglia il germe della ripresa economica - non hanno rieletto il governo formato dai conservatori e dai socialisti, dando invece fiducia a una sinistra radicale che fa promesse irrealizzabili e che si coalizza con la destra populista.
La Grecia, del resto, e' allo stremo. Berlino e Bruxelles, secondo il quotidiano tedesco, devono insistere sul rispetto degli accordi e sul mantenimento delle condizioni vincolate all'emissione di credito, perche' "se i greci avranno il permesso di cambiare le regole, poi anche italiani e spagnoli chiederanno lo stesso trattamento". D'altra parte, ammette il quotidiano, non si puo' chiedere a nessuno di fare l'impossibile: la vita di milioni di persone nei Paesi piu' in crisi del Mediterraneo e' diventata quasi insostenibile, situazione che dalla prospettiva tedesca passa troppo spesso del tutto inosservata.
Redazione Milano.
www.ilnord.it

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