mercoledì 3 dicembre 2014

In Russia sarà creata l’antipubblicità dei fastfood

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Canali televisivi a diffusione federale lanceranno sullo schermo l’antipubblicità dei fastfood. L’iniziativa è stata proposta dall’Assemblea Pubblica della Federazione Russa.
Ognuno consce il danno arrecato da fastdood. E la maggioranza concorda perfino che le porzioni di macinato di pollo fritto oppure una cotoletta coperta da due pezzi di pagnotta bianca avranno un effetto negativo sulla figura, pelle, digestione. I punti di fastfood invece sono sempre pieni, mentre i clienti non rinunceranno mai a concedersi un barattolo di cola ghiacciata oppure un hamburger, dal quale spunta in un modo appetibile una salubre foglia d’insalata oppure una fetta di pomodoro. Tutte queste persone sono vittime di una pubblicità abilmente confezionata. Perciò anche per combattere il cibo dannoso ci vuole la pubblicità, sono giunti alla conclusione i membri dell’Assemblea Pubblica della Federazione Russa.
Se invece sono i produttori per pagare la pubblicità dei propri prodotti, versando le somme notevoli, allora l’antipubblicità va messa a carico del bilancio dello stato. Seguendo l’esperienza degli spot pubblicitari sociali già esistenti, si può affermare che rispetto alla forza dell’impatto sulla popolazione degli spot commerciali, essa, purtroppo, perde, fa notare Vladimir Kasiutkin, direttore editoriale della rivista “Giornalismo e il mercato dei media”:
La pubblicità sociale in Russia si sta sviluppando. Tuttavia però rispetto alla pubblicità commerciale nel campo sociale ora è impiegato un numero insufficiente degli specialisti. Perciò spesso la pubblicità sociale non funziona. Bisogna coinvolgervi il pubblico e gli esperti. Allora si potrà contrapporre al dannoso fastfood qualcos’altro. Bisogna però far vedere qualcosa di diverso. La gente spesso non sa e non vede come si può nutrirsi a buon mercato e in modo salubre.

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