martedì 11 novembre 2014

Se Obama non si ferma, una guerra contro la Russia e contro la Cina è imminente


La guerra contro la Russia e la Cina è imminente se Obama non viene destituito, lo afferma l’analista Mike Billington, argomentando che gli oligarchi finanziari occidentali hanno come obiettivo quello di fermare la crescita del gruppo dei BRICS.
Si tratta di una guerra che inizierà molto presto, incluso imminente, se Obama non viene destituito immediatamente, è quanto afferma Mike Billington, un analista della rivista settimanale asiatica “Executive Intelligence”, in una intervista concessa al canale iraniano Press TV.

Per Billington, quello che stiamo vedendo è soltanto un elemento in più della “crescente demonizzazione di Putin”, sotto il cui pretesto si fanno scudo le autorità che hanno scommesso per la guerra. “Dopo le elezioni parlamentari ucraine svoltesi nella scorsa settimana, Poroshenko ha annunciato immediatamente che egli non rispetterà i termini degli accordi stabiliti previamente a Minsk e la tregua. Inoltre ha cambiato la sua decisione di ritirare le truppe”, ha aggiunto.
In quanto alle attuali modalità di attuazione statunitense, ha affermato che “quello che sta avvenendo adesso non ha niente a che vedere con l’Ucraina”, ma piuttosto si tratta di tentativi disperati da parte delle comunità finanziaria di Londra e di New York di non dare la possibilità ai paesi Brics (Cina, Russia, India ed altri paesi) di creare una propria alternativa al corrotto sistema finanziario occidentale.
Da ultimo, riferendosi ai benefici che gli Stati Uniti potrebbero ottenere provocando un conflitto diretto con la Russia e con la Cina, Billington li collega con il fatto che il sistema finanziario occidentale si trova in bancarotta. ” Quello che è accaduto la scorsa settimana è un collasso del sistema bancario. Incluso gli stessi banchieri avvertono che le banche si trovano sull’orlo della crisi molto più terribile di quella prodottasi nell’anno 2007.
Le comunità finanziarie di Londra e di New York non sono disposte ad assistere come il resto del mondo trovi delle alternative al sistema finanziario occidentale. Questo significa che saranno disposti ad andare verso la guerra se la Russia e la Cina non si ritirano e quelle potenze non sono disponibili a rivedere il loro programma”, spiega.
Fonte: PressTV

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