giovedì 23 ottobre 2014

OMBRE DI COMPLOTTO SULLA MORTE DEL PETROLIERE A CAPO DELLA TOTAL: ''INCIDENTE'' INSPIEGABILE, FRANCIA E RUSSIA INDAGANO

OMBRE DI COMPLOTTO SULLA MORTE DEL PETROLIERE A CAPO DELLA TOTAL: ''INCIDENTE'' INSPIEGABILE, FRANCIA E RUSSIA INDAGANO


La strana morte dell'ad del colosso petrolifero francese Total, Christophe de Margerie, in un assurdo incidente aereo a Mosca, priva il presidente russo Vladimir Putin di un importantissimo alleato economico, scrive il quotidiano economico "Bloomberg".
Il manager e' morto lunedi' notte, quando il suo aereo privato e' stato investito in fase di decollo da uno spazzaneve. L'incidente ha suscitato molte perplessità, soprattutto in Francia, tanto che una commissione di esperti è attesa a Mosca per analizzare le scatole nere del velivolo per capire se qualcosa di anomalo è accaduto.

Inoltre, l'autista dello spalaneve in queste ore è sotto interrogatorio della polizia russa, perchè deve chiarire molte cose, ad iniziare dal fatto di avere guidato il mezzo dentro la pista di decollo-atterraggio senza aver ricevuto alcuna istruzione al riguardo. Appare anche molto debole, agli occhi degli investigatori russi, la sua giustificazione. Avrebbe detto: "ho perso il senso dell'orientamento", fatto impossibile, data sia l'esperienza dell'uomo, che lavora da anni all'aeroporto, sia e soprattutto per la presenza di un potente sistema di illuminazione aeroportuale che impedisce di perdere l'orientamento anche in caso di forti tempeste di neve, cosa che non era in atto al momento del disastro e tanto meno prima o dopo. A completare il quadro, il fatto che sia stato smentito che fosse "ubriaco". 
"La Russia ha perso De Margerie", ha pubblicato ieri il sito d'informazione russo Gazeta.ru.
Infatti, il petroliere francese era uno dei pochi capitani d'industria occidentali ad esprimersi contro le sanzioni anti-russe  a mantenere aperto un solido canale di dialogo col Cremlino a dispetto della crisi ucraina.
In una nota di condoglianze inviata all'Eliseo, Putin ha definito l'ad francese "un vero amico" della Russia. Poco prima della sua morte, de Margerie aveva incontrato il primo ministro russo Dmitry Medviedev.
Lo scorso anno, l'ad di Total era stato ospite di primo piano al summit economico annuale di San Pietroburgo, un evento che gran parte dei piu' importanti executive europei aveva deciso di disertare; in quell'occasione, Total aveva firmato col gruppo petrolifero russo Lukoil un progetto per lo sfruttamento congiunto delle riserve di petrolio da scisti nella Siberia Occidentale.
De Margerie aveva anche accelerato una serie di altri investimenti in Russia, inclusa la joint venture da 27 miliardi col gruppo russo Novatek per lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nell'Artico, nonostante le sanzioni occidentali avessero colpito uno dei proprietari del gruppo russo, Gennady Timchenko.
Inoltre, De Margerie aveva recentemente dichiarato proprio a "Bloomberg" che stava facendo tutto il possibile per garantire il successo della venture, e aveva ribadito la sua convinzione che "business e politica dovrebbero rimanere piani separati". Non molto tempo fa, Total - quarta compagnia petrolifera globale a controllo privato - aveva reso noto che la Russia potrebbe divenire il suo primo fornitore di petrolio e gas naturale entro la fine del decennio. 
Ce n'è abbastanza per affermare che la sua morte ha fatto molto comodo sia alla UE che - e ancor di più - agli Stati Uniti. Esattamente ocome fu quella di Enrico Mattei. 
max parisi
www.ilnord.it

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