mercoledì 15 ottobre 2014

L'ex consulente di Gore e Clinton mette in dubbio decapitazioni ISIS


Naomi Wolf, scrittrice di "best-seller" (libri di grande successo) nonché ex consigliera del candidato alla presidenza USA Al Gore e dell'ex Presidente Bill Clinton - una persona che possiamo immaginare conosca piuttosto bene le dinamiche del potere USA - ha dichiarato che le decapitazioni di ostaggi occidentali da parte dell'ISIS potrebbero essere una messa in scena americana, paventando che sia le presunte vittime che i loro genitori, intervistati dai media, possano essere in realtà attori.



La signora Wolf infine ha chiesto a un giornalista del New York Times di investigare per verificare se le uccisioni sono avvenute realmente.

Queste affermazioni della scrittrice hanno scatenato un pandemonio di commenti, e la questione è inevitabilmente finita sui quotidiani "main stream", dove i giornalisti, coralmente, hanno relegato le sue affermazioni a "teorie della cospirazione", ma non sarà facile minare la credibilità di un personaggio come Naomi Wolf, che in USA - a livello di successo e di notorità - possiamo paragonarla al nostro Roberto Saviano. (non vogliamo paragonare la Wolf e Saviano in quanto a opere, etc. ma solo per fare capire il livello di notorietà negli USA della scrittrice Naomi Wolf)

I giornalisti di sistema si sono messi immediatamente a lavoro:

Max Fisher di Vox ha dichiarato: "Le sue affermazioni potrebbero essere dannose per il pubblico impressionabile, dato il suo livello di credibilità. Ma è importante per i lettori distinguere tra il suo precedente lavoro, dove ha ottenuto meriti, e le sue nuove teorie del complotto, che sono sgangherate, dannose e pericolose".


Per maggiori dettagli leggete l'articolo del independent.co.uk, in inglese, potete usare il traduttore.


Antonio B - nocensura.com

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