lunedì 6 ottobre 2014

Israele annuncia di essere pronto ad attaccare l’Iran, la Siria ed il Libano

Farneticanti dichiarazioni del capo di Stato Maggiore di Israele Benny Gants  che lasciano intendere il prossimo piano di guerra di Israele.
Il capo di Stato Maggiore di Israele, Benny Gantz, ha annunciato che potrebbe lanciare in Libano una operazione militare simile a quella fatta a Gaza. Inoltre ha menzionato l’Egitto, la Siria e l’Iran come nemici di Israele sul cui territorio non esclude di “attuare”.

“Il leader di Hezbollah ( Sayyed Hassan) Nasrallah, vede che la società israeliana non si è fratturata ed è disposta ad accettare le conseguenze (di Gaza) e che andremo a fare in Libano quello che abbiamo fatto a Gaza”, ha dichiarato Gantz al giornale Yedioth Aharonoth, nelle sue prime dichiarazioni dalla fine della guerra di Israele a Gaza che si è sviluppata in Agosto. Gantz ha spiegato che Hezbollah, secondo Israele, rappresenta una minaccia più grave che Gaza”.

Gantz ha detto che Israele continua ad essere un obiettivo per i suoi nemici e che attualmente sono coinvolti nei conflitti regionali. “Adesso i nostri nemici sono occupati con altri problemi, ma chi sarà il successivo nella lista? Noi stessi, Israele! Ha dichiarato Gantz.
“Se Hezbollah non fosse attualmente occupato, per disposizione dell’Iran, con la guerra in Siria, chi sarebbe il suo nemico abituale? Noi di Israele”, ha aggiunto il Capo di Stato maggiore di Israele.
Se le forze terroriste nel Golan smettessero di combattere contro il regime del presidente siriano Bashar al- Assad, chi sarebbe il loro nemico? Se le migliaia di rifugiati in Giordania dovessero attuare, chi si sceglierebbero come nemico? Gli Jihadisti nel Sinai attueranno forse soltanto contro l’Egitto?”, si domanda Gantz.
“Siamo preparati ad operare contro l’Iran e dobbiamo essere realisti circa questa minaccia che ancora esiste”, ha detto Gantz.
In Agosto Israele aveva portato a compimento una operazione militare in grande scala su Gaza in cui sono stati uccisi 2.100 palestinesi, all’80% civili (440 bambini) con alcune migliaia di feriti e centinaia di palestinesi arrestati anche in Cisgiordania.
Nota:
Il capo di Stato maggiore israeliano dimentica però di dire che Israele attualmente sta fornendo appoggio diretto ai miliziani anti Assad che operano in Siria fornendo loro assistenza, supporto e utilizzando la propria aviazione ed artiglieria contro l’Esercito  siriano di Assad. Un doppio gioco ormai scoperto con prove inconfutabili del coinvolgimento di Israele nella destabilizzazione della Siria.
Evidente che Israele si prepara a “regolare i conti” prima con Hezbollah e poi con l’Iran, approfittando della situazione di caos e di guerra totale esistente nella regione che lo stesso stato sionista ha contribuito a provocare.
Netanyahu visita milicianos rebeldes
Naturalmente Israele sa di contare sull’appoggio incondizionato della dirigenza di Washington pronta sempre a giustificare tutte le operazioni di aggressione perpetuate da Israele con la abituale giustificazione adottata da Obama anche in occasione dell’ultimo conflitto scatenato a Gaza: “Israele ha diritto a difendersi”.
Il pretesto per il “diritto a difendersi” di Israele è sempre molto facile trovarlo e, se non ci fosse, si fabbrica appositamente  ad uso e consumo dei media internazionali.
Nella foto sopra: il capo di Stato Maggiore israeliano Benny Gantz
Nella foto sotto : il premier israeliano Netanyahu  visita i miliziani jihadisti feriti e curati negli ospedali israeliani.
Fonti: ActualidadRT                     Ynetnews
Traduzione: Luciano Lago

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