venerdì 17 ottobre 2014

Crollo della borsa, ovvero ennesima truffa ai danni degli investitori

da: Il Messaggero
Italia in affanno, crolla la Borsa: -6,8%
Differenziale Btp-Bund a nuovi record

ROMA - Panico sulle Borse e Italia ancora sotto attacco sui mercati. Seduta drammatica per tutte le piazze europee che segnano forti ribassi per i timori per la situazione del debito pubblico dell'eurozona, rinfocolati dalla decisione della Grecia di sottoporre a referendum il secondo piano di salvataggio. Milano è la piazza peggiore, chiudendo a -6,8%, nella seduta peggiore dal crac Lehman Brothers. Vola il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi. Il premier Silvio Berlusconi è rientrato in anticipo a Roma, domani probabile un consiglio dei ministri straordinario.

    

   
La Bce - dove oggi Mario Draghi si insedia alla guida al posto di Jean-Claude Trichet - è intervenuta di nuovo sul mercato per comprare titoli italiani e spagnoli. Angela Merkel ha sollecitato il nuovo presidente dell'istituto di Francoforte a «lavorare per la stabilità dell'Euro».

La paura dei mercati è legata alla decisione del primo ministro greco, George Papandreou, di indire un referendum sull'ultimo pacchetto di salvataggio del Paese che cancella una parte del debito. Un piano criticato in Grecia perché prevede una cessione di sovranità nazionale. Sui mercati si teme infatti che la consultazione possa bocciare in piano, con il conseguente default dello stato ellenico. Papandreou ha convocato stasera una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri per discutere della situazione, ma alla fine ha confermato il referendum.

Il ministro degli Esteri greco Lambridinis ha assicurato a Frattini che il referendum«non è in alcun modo inteso a mettere in discussione il piano di azione concordato con l'Ue ma ad acquisire il necessario sostegno popolare per la sua piena e concreta attuazione», riferisce la Farnesina.

Milano la piazza peggiore: -6,8%, dopo aver sfondato anche quota -7. A Parigi l'indice Cac chiude a -5,38% , a Londra il Ftse a -2,21% e a Francoforte il Dax a -5,03%. Giù anche Wall Street, che ha perso il 2,48%. Sui listini crollano in particolare le banche.I grandi istituti francesi, Societe Generale, Bnp e Credit Agricole, perdono oltre il 10%, la franco belga Dexia l'11%, la tedesca Commerzbank il 10%, la svizzera Credit Suisse il 9%. Male le banche anche Piazza Affari, con perdite percentuali a doppia cifra e raffiche di sospensioni al ribasso: Intesa SanPaolo ha perso il 15,8% a 1,08 euro, Unicredit il 12,44% a 0,74, Monte dei Paschi il 10,2% a quota 0,30. .

Titoli di Stato sotto attacco. Lo spread fra il decennale italiano e il bund tedesco ha chiuso a un nuovo record a 442 punti base (dopo essere salito a 459), rispetto ai 406 di ieri. Il Btp a cinque anni ha raggiunto invece la soglia del 6,33% sul mercato secondario, segnando un nuovo massimo storico dall'introduzione dell'euro nel 1999. Secondo gli analisti la soglia del 6,5% costituisce un punto di non ritorno. Sfonda invece la soglia del 5% il rendimento del Btp a due anni.

Stamani i rendimenti sui titoli di Stato italiani a dieci anni sono saliti fino al 6,29% «un livello al quale il costo di rinnovare il debito esistente costringerà al default, anche se l'Italia ha un surplus primario - scrive l'economista premio Nobel Paul Krugman sul suo blog -. E con tutti che spingono simultaneamente per l'austerità fiscale, una recessione sembra quasi certa, aggravando tutti i problemi del continente». Dopo aver tracciato uno scenario apocalittico, Krugman scrive che l'unica via d'uscita a questo punto è un cambiamento totale e rapido di di atteggiamento da parte della Bce e conclude. «A parte questo, Mr Draghi le piace il suo nuovo lavoro?».

«Il gesto della Grecia è irrazionale e, dal loro punto di vista, pericoloso», ha commentato Nicolas Sarkozy, che si è subito attivato per elaborare una risposta capace di frenare il crollo dei mercati. Il primo passo è stato, a metà giornata, un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel. I due hanno indetto domani a Cannes una riunione di consultazione straordinaria con i rappresentanti delle istituzioni europee e del Fmi, e un incontro con le autorità di Atene, oltre a ribadire la determinazione a garantire «la piena messa in atto» delle decisioni concordate dai Paesi dell'euro, «oggi più che mai necessarie». Non è mancato, inoltre, un messaggio diretto alla Grecia: il piano di salvataggio approvato il 27 ottobre, permetterà al Paese di «ritrovare una crescita durevole», quindi è auspicabile che «possa essere rapidamente definita una roadmap per assicurarne l'applicazione».

Il segretario nazionale dell'Ump (partito di Sarkozy), Sebastien Huyghe, ha accusato Papandreou di mettere a rischio non solo il piano di salvataggio, ma «l'insieme della zona euro», con un referendum «tardivo» e «dall'esito più che incerto». Sarkozy ha ricevuto all'Eliseo, per un vertice d'emergenza, il Premier Francois Fillon e i ministri dell'Economia, Francois Baroin, del Bilancio, Valerie Pecresse, degli Esteri, Alain Juppè, e degli Affari europei, Jean Leonetti, oltre al governatore della Banque de France, Christian Noyer. Parigi non intende rinunciare ai suoi ambiziosi obiettivi, dall'approvazione di un piano d'azione coordinato sulla crescita all'intesa con la Cina su un calendario concordato per l'ingresso dello yuan nel paniere di valute dei diritti speciali di prelievo del Fmi, tutti elementi subordinati al giudizio sulle mosse della zona euro per salvare la Grecia e regolare la crisi del debito sovrano.

Non si può escludere un default della Grecia nel caso in cui i cittadini greci votassero «no» al referendum proposto da Papandreu sul secondo piano di salvataggio, ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker parlando alla radio Rtl.

«L'Unione Europea non ha ricevuto nessuna anticipazione sulla decisione di Atene di indire un referendum sul secondo salvataggio», ha detto un funzionario della Ue a Bruxelles, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Il referendum in Grecia sul secondo salvataggio di Atene rappresenta una minaccia per la stabilità finanziaria dell'Eurozona. Lo ha detto l'agenzia di rating Fitch in una nota.

La Casa Bianca ha annunciato che a novembre il presidente Barack Obama ospiterà in un vertice a Washington i vertici istituzionali dell'Unione europea. Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione, Jose Manuel Barroso, e l'Alta rappresentante, Catherine Ashton, si incontreranno con i vertici Usa il 28 novembre alla Casa Bianca. Al centro dei colloqui lo stato dell'economia globale e gli sforzi in atto per risolvere la crisi del debito in Europa.

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