giovedì 16 ottobre 2014

CROLLO CATASTROFICO DELLA BORSA DI ATENE: -10,05% QUATTRO ORE DOPO L'APERTURA: BANCHE GRECHE IN (POSSIBILE) INSOLVENZA.

ATENE - Sempre più pesante la borsa di Atene, nel primo pomeriggio l'indice di riferimento del mercato azionario ellenico arriva ad accusare una caduta del 10,05 per cento. A innescate la pioggia di vendite ha contribuito un allarme dell'agenzia di ratingFitch, che nonostante i progressi compiuti avverte come le banche del paese restino appesantite "da pesanti problemi sui portafogli prestiti". Il tutto in una fase in cui la Grecia era già tornata nel mirino a causa delle sue ambizioni di affrancarsi in futuro dalla copertura degli aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale. Secondo Fitch gli stress test sulle banche Ue che le autorità europee renderanno pubblici tra pochi giorni, il 26 ottobre, "potrebbero rivelare altre carenze di capitale" in Grecia, specialmente se le misure di ristrutturazione previste non verranno pienamente attuate". L'agenzia di rating rileva che la quota di crediti deteriorati spazia dal 29,7 per cento della Banca Nazionale di Grecia a ben il 45,6 per cento della Alfa Bank, quasi la metà degli impieghi, in base ai dati risalenti a fine 2013. Come ha scritto anche il Sole 24 Ore, quando una delegazione greca, composta dal ministro delle Finanze, Gikas Hardouvelis, il Governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras e il consigliere di Samaras, Stavros Papastavrou, si è incontrata con la Lagarde domenica scorsa a Washington, il governo greco ha illustrato il piano per uscire in anticipo dal piano di salvataggio mentre i partner del Fmi hanno cercato di ridurre i danni di una uscita prematura di Atene dall’ombrello protettivo. Da qui, la fuga degli investitori e le notizie di possibile bancarotta delle due principali banche greche. Sul piano politico, invece, il primo ministro Samaras teme il ricorso anticipato alle elezioni a marzo 2015 in occasione del rinnovo del presidente della Repubblica, visto che i sondaggi danno la sinistra radicale di Tsipras in vantaggio di quattro punti. Samaras vuole così mandare a casa la troika chiudendo il programma di aiuti in anticipo. Ma questo causerebbe un danno (per mancati pagamenti di interessi) sia all'Fmi che alla BCE. Oggi, l'attacco della speculazione internazionale... Redazione Milano.



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