lunedì 29 settembre 2014

Leader politici belgi sostengono la battaglia dell'Argentina contro i fondi avvoltoio



27 settembre 2014 (MoviSol) - Agora Erasmus in Belgio, affiliato al movimento internazionale di LaRouche, ha pubblicato un appello per la solidarietà all'Argentina nella sua battaglia contro gli hedge funds speculativi, che è stato sottoscritto da alcuni leader politici belgi (vedi). L'appello mette in guardia dal pericolo che le pratiche usate contro l'Argentina "diventino pratiche comuni in Europa nel contesto del trattato di libero scambio Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) attualmente negoziato tra la Commissione Europea e gli Stati Uniti". Tra i firmatari iniziali ci sono tre membri del Parlamento Europeo, sette parlamentari belgi ed un senatore, insieme a Guy-Patrice Lumumba, presidente del Circolo Amici di Lumumba e figlio del leader congolese assassinato nel 1961.

Citiamo dall'appello: "Da quasi dieci anni l'Argentina, come molti altri paesi del Sud, è il bersaglio di hedge funds speculativi noti ormai come 'fondi avvoltoio', una triste caricatura del capitalismo predatorio di secoli passati. Di recente, dopo la scandalosa sentenza della Corte Suprema americana a loro favore, due fondi avvoltoio stanno cercando di estorcere miliardi di dollari, anche se questo implica gettare l'Argentina nell'insolvenza sovrana.

"In generale, dopo aver acquistato titoli sovrani ed altri titoli di debito di paesi in grande difficoltà sui mercati secondari a prezzi di svendita", questi fondi rapaci si rivolgono ad un tribunale per esigere il pieno pagamento del valore nominale di quei titoli.

"E' emerso il fatto che la consociata della NML Capital, uno dei fondi avvoltoio che perseguita l'Argentina, non è altri che la Elliott Associates, un'entità finanziaria gestita dal miliardario americano Paul Singer. La Elliott Associates non è sconosciuta in Belgio. Alcuni anni fa, una delle controllate, il fondo avvoltoio Kensington International con sede nelle isole Cayman, è riuscita due volte ad accaparrarsi fondi dallo stato belga che erano destinati ad aiutare la Repubblica del Congo (Brazzaville). I fondi sono stati passati alla Kensington per ripagare un debito di 120 milioni di dollari, che la finanziaria delle Cayman aveva acquistato a solo 1,8 milioni: oltre 66 volte il prezzo originale".

L'appello prosegue notando che i parlamentari belgi rimasero di stucco nello scoprire che nei negoziati per ridurre il debito di paesi indebitati erano sempre i creditori privati a trarre beneficio, e non il paese indebitato. Per questo motivo nel 2008 hanno approvato una legge che decreta che i fondi pubblici per gli aiuti allo sviluppo "non possono essere confiscati ".

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