sabato 27 settembre 2014

Forze speciali alla Ghisa assediano la caserma

La Ghisa circondata dai reparti antisommossa. FOTOSERVIZIO CASTAGNA


Sorpresa e allarme ieri per lo spiegamento di uomini e mezzi all'ex caserma dove si è svolto un addestramento internazionale

Da ilgiornaledivicenza.it del 25/09/2014
Poliziotti in tenuta antisommossa con caschi e sfollagente, operatori dei reparti speciali armati fino ai denti e col volto coperto dal classico mephisto, mezzi e personale per la bonifica radioattiva. Comprensibile che chi ieri mattina è passato davanti all'ex caserma Ghisa si sia quanto meno sorpreso, se non impaurito, tanto più che tra le uniformi dei carabinieri, a spiccare erano quelle, mai viste, di forze di polizia militare di altri Paesi.
Quella che si è vissuta ieri alla Ghisa, dunque, è stata una delle attività addestrative inserite nel progetto della Comunità europea European police service training, avviato nel 2011 e in fase conclusiva con lo scopo di addestrare le polizie di diversi Paesi europei, africani e di altre parti del mondo, a intervenire in situazioni post conflittuali.
Così come già avvenuto in passato per un'esercitazione degli alpini paracadutisti del 4° reggimento, quindi, la Ghisa è tornata per un giorno a essere un'area addestrativa
Per tutta la settimana il progetto Eupst, gestito dall'Arma, ha fatto base al Coespu, il centro d'eccellenza situato alla caserma Chinotto (...)

L'articolo integrale sul Giornale in edicola.

FONTE: ilgiornaledivicenza.it

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Esercitazione internazionale al CoESPU di Vicenza
Esercitazione internazionale al CoESPU di Vicenza

Da vicenzareport.it del 15/09/2014

Ha preso il via questa mattina a Vicenza, presso la sede del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma dei Carabinieri (CoESPU), la settima sessione addestrativa del progetto “European Union Police Services Training 2011 – 2013” (Eupst 2011-2013) che si concluderà il prossimo 26 settembre.  L’iniziativa è finalizzata alla formazione di personale per l’impiego in missioni di gestione civile di crisi internazionali sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana e dell’Unione Europea.
targa-coespu“L’esercitazione, – spiega una nota del Comando generale dei carabinieri – a cui prenderanno parte circa 500 operatori di 45 polizie di 35 diversi paesi del mondo, contributori della Politica di Sicurezza e Difesa Comune, riguarderà lezioni teoriche e pratiche nei settori della gestione del quartier generale di una missione di Polizia internazionale, dell’ordine pubblico, delle investigazioni sulla criminalità organizzata locale dedita anche al traffico di esseri umani ed al traffico illecito di rifiuti, delle indagini forensi, delle attività delle Unità di intervento speciale, dei servizi di protezione e della bonifica di ordigni esplosivi, nonché nozioni sul rispetto dei diritti umani, parità di genere e protezione dei gruppi vulnerabili (in specie donne, bambini e rifugiati). È anche prevista la partecipazione di esperti e di osservatori di Organizzazioni Internazionali”.
Si tratterà di due settimane molto intense per i partecipanti, durante le quali verranno messe a confronto “le rispettive tecniche d’intervento – continua la nota – nelle varie materie al fine di sintetizzare le pratiche più efficaci per migliorare l’interoperabilità nelle missioni internazionali di gestione civile delle crisi, applicandole successivamente, nella seconda settimana addestrativa, ad un caso pratico ambientato in un ipotetico scenario caratterizzato da un’area geografica ad alta instabilità ove una forza di Polizia Internazionale interviene sotto mandato dell’Unione Europea per affiancare la polizia locale e le organizzazioni non governative nella immediata gestione di turbative dell’ordine pubblico e nella lotta al crimine organizzato.”
L’iniziativa si inquadra nel più ampio progetto “Eupst 2011-2013”, patrocinato dall’Unione Europea e sviluppato dal 2011 da un Consorzio multinazionale composto dal Collegio Europeo di Polizia (Cepol), dal Ministero degli Affari Esteri ed Europei Francese, dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Guardia Civil spagnola, dalla Gendarmeria Romena, dalla Marechaussee dei Paesi Bassi e dall’Arma dei Carabinieri, che ne ha assunto la leadership. L’obiettivo del Progetto è quello di addestrare complessivamente 2400 operatori di polizia di paesi europei, contributori non europei della Politica di Sicurezza e Difesa Comuni  e operatori appartenenti all’Unione Africana ,  per un più efficace e coordinato futuro impiego in missioni internazionali di gestione civile delle crisi.
L’attuale esercitazione svolta in Italia, a Vicenza presso il CoESPU, è quella finale del programma addestrativo voluto dalla Unione Europea, e segue le attività organizzate in Spagna dalla Guardia Civil, in Francia dalla Gendarmeria Nazionale Francese, in Kenya, a cura dell’Arma dei Carabinieri, in Camerun, a cura del Ministero degli Affari Esteri Francese, e nei Paesi Bassi, a cura del Marechaussee olandese.
Fonte: vicenzareport.it

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