RIVOLTA AGRICOLA IN SPAGNA: I RIMBORSI UE PER IL MANCATO EXPORT IN RUSSIA SONO UNA TRUFFA: COPRONO SOLO IL 10% DEI DANNI

LONDRA - Sono passate appena due settimane da quando la Russia ha vietato le importazioni di prodotti agroalimentari dall'Unione Europea ma gia' si intravedono proteste che non lasciano presagire nulla di buono.
E difatti pochi giorni fa in Spagna, e precisamente a Granada, alcuni contadini hanno protestato contro la catena di supermercati Carrefour accusandola di approfittarsi di questa situazione per pagare ancora di meno i prodotti agroalimentari acquistati dai contadini spagnoli.

La rabbia tra gli agricoltori e' tanta anche perche' tale divieto non fa che infliggere danni ancora maggiori a una categoria che ha gia' sofferto molto per le misure di austerita' imposte dalla UE e forse non e' un caso che alcuni giorni prima a Saragoza altri contadini hanno bruciato una bandiera dell'Unione Europea per protestare contro il bassissimo compenso offerto loro dai parassiti di Bruxelles.
Secondo alcuni economisti il costo vero di questo embargo e' almeno 100 volte superiore ai 125 milioni di euro offerti dalla UE e questo e la situazione non puo' che peggiorare visto che il collasso dell'industria agroalimentare sicuramente ridurra' la crescita economica nell'area UE.
Effettivamente anche se volessero i parassiti di Bruxelles non sarebbero in grado di fornire ai contadini un risarcimento adeguato e quindi non e' da escludere che nei prossimi mesi molti agricoltori decidano di scendere nelle piazze per protestare contro questa decisione stupida.
Da parte nostra invitiamo tutti gli agricoltori italiani a seguire l'esempio dei loro colleghi spagnoli chiedendo non solo di abbandonare queste politiche antirusse ma anche di pretendere che l'Italia esca dal patto di stabilita' europea che vincola i nostri politicanti a imporre misure lacrime e sangue che stanno impoverendo gli italiani.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.
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