giovedì 14 agosto 2014

IL CALIFFO, LEADER DI ISIS: ATTENZIONE ALLA DISINFORMAZIONE



Edward Snowden, l’ex analista della National Security Agency (...)  ha spiegato che per creare lo ISIS ci si sono messi in tre, « the British and American intelligence and the Mossad worked together to create the Islamic State of Iraq and Syria (ISIS)». Lo scopo, «creare un’organizzazione capace di attrarre tutti gli estremisti del mondo in un posto solo». Siccome oggi lo Stato ebraico manca di un nemico reale, grosso e minaccioso abbastanza da giustificare lo slogan «Israele si sta solo difendendo», la creazione dell’ISIS serve anche a questo: «La sola soluzione per la protezione dello Stato ebraico è creare un nemico presso i suoi confini»



(...) Abu Bakr Al Baghadli, il nome del califfo. «Abu Bakr» fu il nome del primo califfo dopo Maometto, ed è chiaramente un nome inventato per suggestionare. Secondo Snowden, e l’intelligence iraniana, il suo vero nome è Elliot Shimon, figlio di padre e madre ebrea, addestrato in guerra psicologica contro le società arabo-islamiche...

 (...) Imparate a sentire il puzzo della disinformazione: (...) i media plaudono all’intervento umanitario di Obama in Iraq, mentre nel Donbass, dove il regime di Kiev compie una strage nel silenzio dei media ed è in corso una catastrofe umanitaria voluta e favorita dagli americani, un intervento umanitario russo è vietato: Obama e la NATO hanno avvertito che lo considererebbero «una invasione dell’Ucraina».

Tornando ai poveri cristiani iraqeni, Blondet ricorda "le decine di guerre che gli Stati Uniti hanno sferrato contro l’Iraq perché altrimenti Israele non si sentiva tranquillo, portando il Paese all’età della pietra e alla guerra civile permanente, un milione di morti dopo: da Bush padre a Clinton, da Bush figlio ad Obama Operation Desert Shield; Operation Desert Storm; Operation Provide Comfort I and II; Operation Southern Watch; Operation Desert Strike; Operation Northern Watch; Operation Desert Fox; Operation Southern Focus; Operation Iraqi Freedom; Operation New Dawn, fino alla attuale Operation «Humanitarian» di Obama ". 
Maurizio. Blondet, www.effedieffe.com


The ISIS Threat Will Be Used For Homeland Repression isis flag2

da PrisonPlanet.com
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The ISIS Threat Will Be Used For Homeland Repression

"Con i militanti ISIS che ora minacciano di attaccare gli USA, l'imponente apparato antiterroristico  domestico, costruito nell'ultimo decennio, sarà inevitabilmente usato  come mezzo di repressione domestica e non per eliminare  i terroristi di ISIS, ma per prendere di mira  quegli Americani attivi, che sono avversari dell'Amministrazione Obama. 

(....) L' ex  Colonnello Marine Peter Martino, che era di stanza a Fallujah ed addestro' i soldati iraqeni lo scorso anno mise in guardia sul fatto che  il Department of Homeland Security stesse lavorando sulla introduzione di una legge per costituire un "esercito domestico" perchè il governo federale ha paura dei suoi stessi cittadini.

(...) L'insorgere  di ISIS come fosse una genuina minaccia non già verso gruppi di minoranza, in Iraq e Siria ma verso gli americani e la homeland stessa, caratterizzato poi da una recente campagna su Twitter  con l'indegno hashtag #AmessagefromISIStoUS, è una narrativa che sarà sfruttata in crescendo dall' Amministrazione  Obama. Questo per giustificare successivi sventramenti della Costituzione ed anche come mezzo  per creare semplicistici appelli  al patriottismo, che di contro poi sarà impiegato come arma retorica per demonizzare  gli avversari politici piu' rumorosi, definendoli radicali ed estremisti.

(...) Mentre sarebbero in molti a sostenere  la decisione di lanciare attacchi aerei contro i militanti di ISIS, sarebbe ingenuo pensare  che un gruppo, che ha preso potere per conseguenza diretta della politica della Casa Bianca in sostegno ai jihadistsi in Libia e Siria, non venga usato  dall'amministrazione per creare  un effetto raggelante interno al paese , per poi diffamare  e mettere a tacere la sua opposizone politica, nella corsa alle elezioni presidenziali del 2016. 

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