lunedì 28 luglio 2014

KATAINEN, IL COMMISSARIO AGLI AFFARI ECONOMICI DELLA UE HA STRIGLIATO L'ITALIA, MA LA FINLANDIA E' PEGGIO DELLA GRECIA

KATAINEN, IL COMMISSARIO AGLI AFFARI ECONOMICI DELLA UE HA STRIGLIATO L'ITALIA, MA LA FINLANDIA E' PEGGIO DELLA GRECIA
Katainen, chi è costui? Don Abbondio probabilmente si porrebbe questa domanda nel leggere i commenti al vetriolo lanciati al premier non eletto italiano da tal Jyrki Katainen, fresco commissario europeo agli affari economici. La risposta è presto data: si tratta dell’ex primo ministro finlandese, che appena insediato nel suo nuovo incarico di oligarca europeo, ha prontamente dichiarato che l’Italia non ha diritto di chiedere flessibilità sui parametri europei e deve anzi essere più pronta e soprattutto prona a rispettare i diktat europei  di austerità e povertà.

Nulla di nuovo sotto il sole, direte, ma quanto meno irritante se  a pronunciare simili affermazioni è l’ex premier di uno stato che negli ultimi anni ha conseguito risultati tali da farlo finire dritto dritto dietro la lavagna con tanto di orecchie d’asino ben appiccicate in testa.
Non ci credete che uno stato come la Finlandia possa essere peggio del paese di pulcinella? Eppure è così.
Pensate che in meno di cinque anni il debito pubblico finlandese è quasi raddoppiato, passando dal 33,9% al 57% del 2014. Certo, è meno della metà di quello italico, ma la velocità con cui sta crescendo è a dir poco preoccupante e, cosa non di poco conto, prima dell’avvento dei “governi di nonno Giorgio”, il debito pubblico italiano era quello con la dinamica di crescita minore rispetto a tutte le altre nazioni  dell’area euro dal momento dell’avvio della crisi del 2008. Dopo il 2011, grazie all’operato dei governi Monti, Letta e Renzi è letteralmente esploso e questo proprio grazie all’aver seguito le ricette della ue.
Qualcuno potrebbe pensare che a fronte dell’aumento del debito pubblico, la Finlandia sia riuscita a mantenere bassa la disoccupazione ed il PIL in positivo grazie ad opportune azioni di stimolo dell’economia.
Anche in questo caso la Finlandia è da matita rossa e blu: il PIL si mantiene sotto i livelli precedenti alla crisi del 2008 ed è tutt’ora in terreno negativo, mentre la disoccupazione è balzata ad oltre il 10% e presto salirà ancora, visto che Microsoft ha annunciato 18.000 licenziamenti in Nokia . Certo, Katainen potrebbe sempre proporre ai finlandesi di lavorare di più e, magari, di emigrare ad Hanoi, dove la “nuova”  Nokia produrrà i suoi telefoni.
Anche il costo del lavoro è aumentato, mentre la produttività è scesa, facendo diventare improvvisamente “virtuosa” la Grecia al confronto con il paese nordico.
La Finlandia presenta, in ultima istanza, tutti gli indicatori economici e sociali tipici più dei paesi mediterranei che di quelli scandinavi ,  con valori che avrebbero fatto scattare le dure reprimende degli oligarchi di Bruxelles ed il ditino alzato della cancelliera tedesca Merkel, magari con il rumoreggiare di sottofondo della speculazione sul debito pubblico fatta dalle banche teutoniche in caso di resistenza a “prendere la medicina”.
Eh già: Katainen predica male e razzola pure peggio, ma facendo parte del “blocco nordico” tanto caro alla Germania, può fare la paternale all’Italia impunemente, senza dover rendere conto del disastro del suo Paese.
La cosa più triste, tuttavia, è che l’ex sindaco di Firenze, non abbia sbattuto seriamente i pugni sul tavolo, pretendendo da Katainen e dalla Finlandia l’immediata applicazione delle riforme lacrime e sangue che vengono invece pretese da noi.
Ma, si sa, don Abbondio si sentiva vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro ed il nostro premier non eletto, a dispetto di alcune dichiarazioni roboanti, appare sempre più simile al personaggio manzoniano. Il che, per un paese che sta annaspando nella peggiore crisi economica e sociale dalla fine della seconda guerra mondiale, non è propriamente un bene. Per cui, anche un Katainen qualsiasi, può permettersi di farci la morale, senza guardare alla trave nel proprio occhio.
Luca Campolongo
www.sosimprese.info
consulenza@sosimprese.info
Fonti dei dati: http://www.economiaepolitica.it/primo-piano/i-paradossi-dellausterita-la-finlandia-nella-crisi-delleuro/#.U9Dlp_l_uSo e http://keynesblog.com/2014/07/21/la-finlandia-ha-bisogno-di-riforme-strutturali/#more-5618
http://www.ilnord.it

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