venerdì 25 luglio 2014

IL FALCO WEIDMANN (GOVERNATORE BUNDESBANK) E' ANDATO A LONDRA A SCONGIURARE GLI INGLESI DI NON MOLLARE LA UE (PAURA!)

IL FALCO WEIDMANN (GOVERNATORE BUNDESBANK) E' ANDATO A LONDRA A SCONGIURARE GLI INGLESI DI NON  MOLLARE LA UE (PAURA!)
LONDRA - Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, la banca centrale tedesca, intervenuto a una serata della German-British Chamber of Industry and Commerce a Londra, ha evocato il fantasma di Winston Churchill per esortare il Regno Unito a rimanere nell'Unione Europea e a "ricreare la famiglia europea".
E' la prima volta, riferisce il "Financial Times", che un banchiere centrale rivolge un appello cosi' accorato affinche' la Gran Bretagna non lasci l'Ue.
Se il Partito conservatore di David Cameron conquistera' la maggioranza assoluta nelle elezioni politiche dell'anno prossimo, potra' indire un referendum sull'appartenenza britannica all'Ue nel 2017.

Alle ultime elezioni europee la percentuale piu' alta di consensi e' andata all'Ukip, il Partito per l'indipendenza del Regno Unito.
Le parole di Weidmann, che ha sempre sostenuto l'appartenenza britannica al mercato unico, hanno riecheggiato quello del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble: il banchiere ha sottolineato la "miriade" di legami che uniscono la Gran Bretagna al resto d'Europa e i benefici reciproci della relazione.
"Se la Gran Bretagna continuero' a fare la voce grossa in Europa, sono fiducioso che l'Unione diventera' piu' aperta e prospera", ha dichiarato, aggiungendo che molta ricchezza potrebbe essere creata se il Regno Unito e la Germania unissero le forze sulle riforme, in particolare per promuovere l'economia digitale, migliorare la competitivita' e ridurre la frammentazione nel mercato dei servizi.
Nella comunita' britannica degli imprenditori, la richiesta di una riforma dell'Ue e' condivisa. Secondo una ricerca della London School of Economics citata da Weidmann, l'appartenenza all'Ue ha fatto crescere il prodotto interno lordo britannico di oltre il dieci per cento. Gli è stato fatto notare, però, che questa crescita si deve non a presunti benefici d'appartenenza alla UE, bensì all'assenza dell'euro in Inghilterra. 
L'opinione diffusa al termine dell'incontro con Weidmann, che è il primo governatore della Bundesbank a parlare in questo modo in Inghilterra, è di un sentimento di paura della Germania che l'abbandono della UE da parte del Regno Unito provochi sia un effetto a catena, ad esempio l'uscita anche della Francia, sia il rafforzamento ulteriore del già temibilissimo concorrente inglese sui mercati internazionali. Il Regno Unito in questo 2014 di crisi e recessione nell'Eurozona otterrà uno dei migliori risultati per il Pil della sua storia.
Redazione Milano. 
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