lunedì 5 maggio 2014

UE MARCIA E CORROTTA: 46 INDAGINI IN CORSO CONTRO FUNZIONARI (SEGRETATE!) BILANCI NON CERTIFICATI, CORRUZIONE OVUNQUE

UE MARCIA E CORROTTA: 46 INDAGINI IN CORSO CONTRO FUNZIONARI (SEGRETATE!) BILANCI NON CERTIFICATI, CORRUZIONE OVUNQUE
L'unione Europea, si sa, e' corrotta fino al midollo e quindi non deve sorprendere che il numero degli impiegati comunitari sotto inchiesta per corruzione e' aumentato in maniera considerevole.
A tale proposito alcuni giorni fa Giovanni Kessler, il direttore dell'Olaf, l'ufficio antifrode della UE, ha dichiarato che nel 2013 ci sono state 46 indagini disciplinari contro altrettanti funzionari (che sono tutt'ora in corso) ma ha rifiutato di dire per quali istituzioni comunitarie stessero lavorando citando motivi di confidenzialita'.

Ovviamente non sono solo i funzionari comunitari ad essere corrotti ma anche gli stessi europarlamentari anche se per questi ultimi intraprendere azioni disciplinari e' alquanto difficile.
Infatti l'Olaf prima di iniziare un'indagine su un europarlamentare deve prima informare il segretario generale del parlamento europeo con largo anticipo e se gli ispettori dell'Olaf vogliono entrare nell'ufficio degli europarlamentari indagati devono essere sicuri che chi e' sotto inchiesta sia presente.
Come e' facile immaginare grazie a queste clausole di salvaguardia ben pochi europarlamentari sono stati indagati e nessuno e' stato mai condannato e se questo non fosse gia' abbastanza grave molti di essi hanno in diverse occasioni chiesto la totale immunita' contro ogni indagine intrapresa dall'Olaf.
D'altra parte come si puo' pensare di poter cambiare le cose quando per ben 20 anni i revisori dei conti si sono rifiutati di certificare il bilancio comunitario perche' non rispetta le norme basilari di trasparenza?
Il fatto e' che il marcio all'interno dell'Unione Europea e' cosi radicato che ogni tentativo di riforma e' destinato a fallire e per questo l'unica soluzione e' quella di uscirne al piu' presto cosi che i nostri soldi possano essere spesi per aiutare gli italiani in difficolta' invece che arricchire questi parassiti.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra

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