lunedì 12 maggio 2014

Turismo sessuale, italiani al primo posto: padri di famiglia a caccia di bambini”

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Sono così piccole da non raggiungere in altezza l’anca dei predatori che se le vanno a comprare nei bordelli, e poi le stuprano, e prima trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali, e 80.000 volte all’anno in media la lingua è l’italiano.
Sono così leggere che a prenderle in braccio pesano poco più di un bebè. Sono così truccate che sembrano bimbe a Carnevale. Sono così sottili che, se non fossero coperte di stracci succinti e colorati, indosserebbero le taglie più piccole degli abitini per bimbi occidentali. Le stuprano, tra gli altri, certi italiani che a casa sembrano gente qualunque, gente a posto. Che mai e poi mai potreste riconoscerli dal modo di fare, dalla morfologia.

Figli, mariti, padri, lavoratori. E poi un aereo. E poi in vacanza al Sud del mondo. E poi diventano il demonio. Italiani, tra quelli che ”consumano” di più a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Italiani, i primi pedofili del Kenya. Attivissimi, nell’olocausto che travolge 15.000 creature, il 30 per cento di tutte le bambine che vivono tra Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Piccole schiave del sesso per turisti. In vendita a orario continuato, per mano, talvolta, dai loro genitori. In genere hanno tra i 14 e i 12 anni. Ma possono averne anche 9, anche 7, anche 5. Minuscoli bottini per turisti. Burattini di carne da manipolare a piacimento. Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un’escursione. Puoi fare anche un pacchetto all ‘inclusive: alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze per un tot. Puoi cercare nei forum in Rete le occasioni, ci sono i siti apposta. Puoi scegliere tra ”20 mixt age prostitutes”, dalla prima infanzia in su. Puoi avere anche le vergini, mille euro in più. E poi torni da mamma, dai figli, dalla moglie, in ufficio. E poi bentornato, e quello che è successo chi lo sa?
L’allarme è dell’Ecpat, l’organizzazione che in 70 Paesi del mondo lotta da sempre contro lo sfruttamento sessuale dei bambini: sono sempre di più, i vacanzieri che vanno a caccia di cuccioli umani nei Paesi dove, per non morire di fame, si accetta ogni tortura. Sono un terzo dei tre milioni di turisti sessuali in tutto il mondo. Sempre più giovani, tra i 20 e i 40 anni. Sempre più depravati per scelta, e non per malattia. Solo il 5 per cento di loro, infatti, è un caso patologico. Gli altri, informa l’Ecpat, lo fanno per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%).
E il demonio si sta mobilitando in Brasile, per rifornire il mercato, sebbene i bimbi sfruttati siano già 50.000. L’impennata arriverà coi Mondiali di calcio del 2014. «La settimana prossima ci incontreremo a Varsavia -racconta Marco Scarpati, direttore di Ecpat Italia- per pianificare, assieme alle Polizie di tutto il mondo, qualcosa che impedisca una replica, in Brasile, di quanto avvenne in Ucraina nel 2010 e in Sudafrica nel 2012: il racket trasportò bambini da tutti i territori circostanti, per accontentare la richiesta. Purtroppo tutto questo accade sempre, in occasione di eventi sportivi. E i controlli sono spesso labili, insufficienti, inefficaci». Ecco perché domenica, al grido Un altro viaggio è possibile, una marcia ciclistica lungo le strade di 29 città, organizzata dall’Ecpat e dalla Fiab, porterà in giro l’indignazione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini. Pedalando, si segnalerà che questa è un’emergenza. Che un milione e duecentomila bimbi sono sfruttati nel sesso, nell’accattonaggio, nei lavori forzati. Stime ufficiali, queste. Quelle ufficiose propongono ben altri conti: solo i piccoli schiavi del sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di dollari all’anno.
E a chi non ha i soldi per il viaggio, basta girare l’angolo: tra i 10 e i 12.000 di quei bambini si trovano in Italia. Migranti. Nomadi. Minori non accompagnati. In vendita a casa nostra, per le nostre strade, o anche su ordinazione. Solo a voler guardare. Solo a voler sapere.
Almeno 100.000 di bambini vengono usati come prostituti ogni anno nel quadro dell’ industria del sessuale della US ,9,8 miliardi di dollari, secondo un nuovo rapporto dal gruppo anti-traffico ” Hope International.”
Il traffico sessuale dei Bambini è stato riconosciuto a lungo un grosso problema . Secondo il Dipartimento di Giustizia, il quaranta per cento di tutti i casi di tratta di esseri umani , aperti per le indagini tra gennaio 2008 e giugno 2010 sono stati per il traffico sessuale di un bambino. Le vittime sono in media tra i 12 ei 14 anni, anche se alcuni possono appena avere nove anni, come stimato dall’ ECPAT USA (End Child Prostitution, la pedopornografia e la tratta di minori a scopo sessuale), una organizzazione anti-traffico. Ma, come il Dipartimento di Stato ha recentemente condannato la Russia e la Cina per aver estremamente un numero elevati di tassi di traffico di esseri umani e di annidamento delle schiave del sesso, il rapporto ricorda che la schiavitù sessuale e la tratta di esseri umani è cosi un problema domestico.
Il rapporto, presentato nel corso di un’audizione davanti al Senato Caucus per porre fine alla tratta di esseri umani e il Congressional Caucus per i diritti delle vittime , hanno contrassegnato la variante e gravi esigenze di riabilitazione di queste vittime della tratta del sesso, che può essere negata la cura per qualcosa che va da speciale bisogni di salute, alla tossicodipendenza, a grave diagnosi di salute mentale e / o sintomi suicidi. Le Vittime del traffico sessuale possono essere particolarmente vulnerabili, dato che i trafficanti tendono a colpire coloro che hanno già una storia di abuso.
Di particolare interesse sono le vittime di sesso maschile e transgender. Nessuna delle 43 organizzazioni intervistate da Shi fornire servizi specificamente per le vittime di sesso maschile.
http://locchiodihorus.altervista.org/

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