mercoledì 14 maggio 2014

La politica americana ha chiamato il suo ultimo bluff.


Di Federico Pier

Invadono l'Iraq e destabilizzano l'Iran ? Nasce un'alleanza commerciale da 20 miliardi di traffico annuo. 

Promuovono la democrazia coi Fratelli Musulmani ? Al Sisi li destituisce e minaccia di far carta straccia dei patti diCamp David (In barba a chi gli dava del sionista).

Tentano di distruggere la Siria coi Jihadisti ? Hezbollah-SAA e la guardia rivoluzionaria Iraniana si fondono in un corpo unico producendo una forza armata e di Intelligence come mai prima d'ora si era visto in medio oriente.

Non contenti, vogliono prendersi l'ucraina ? La Crimea finisce alla Russia e metà paese dichiara l'indipendenza avvicinandosi ancora di più alla madre patria.

Il pivot Asiatico: il risultato ? La Cina rinforza le alleanza coi paesi confinanti, il Giappone addirittura modifica la costituzione, per legittimare il dritto a possedere un esercito ed espandere quindi la sua influenza in Asia, liberandosi del fardello Americano.

Ci siamo dimenticati il Sud America ? Niente affatto, ma li, la morsa imperialista aveva già determinato, anni fa, un risveglio continentale profondo: unioni nazionali, accordi esclusivi e tutto ciò che possa escludere gli americani.

Infine arriviamo alla grande mossa Cino-Russa: tutti gli scambi verranno effettuati in Rublo e Yuan. 

Come dire, a forza di insistere con questa politica estera, prima o poi, saranno gli americani a rimanere isolati.

A questo punto però una domanda si pone d'obbligo: ma la strategia americana qual è ? Oppure, siamo semplicemente di fronte a dei dilettanti ? 

La risposta è un misto di entrambe le affermazioni.

Certamente la comparazione diplomatica tra Russia e America, ad esempio, è improponibile per i secondi: Kerry non vale un'unghia di Lavrov. Eppure resto convinto che sarebbe da ingenui credere che il dipartimento di stato Americano non sappia cosa stia facendo. Mi trovo in disaccordo rispetto a coloro che sostengo la quasi casualità delle strategia USA. Io preferisco vederla, immedesimandomi nel loro punto di vista, come una win-win situation.

Nella loro proiezione mentale, il progetto iniziale (Dall'Afghanistan, alla Siria passando per la Libia, Egitto e Ucraina) era quello di rovesciare i governi ostili al blocco Nato/Ue/Israele/saudi/NeoCon per sostituirli con personalità più favorevoli (vedasi in Libia, in Siria, in Venezuela o persino con Karzai in Afghanistan). Al contrario, nel malaugurato caso in cui questa strategia non dovesse avere successo (vedasi Siria e Venezuela), una situazione di caos totale nel suddetto paese, rappresenterebbe comunque una parziale vittoria per le logiche del Dipartimento Di Stato. 
Fin qui è difficile dargli torto, peccato però che quando un governo sovrano conserva la sua legittimazione popolare (Siria, Venezuela, etc), si aprono scenari per gli americani imprevisti, con conseguenze per loro disastrose: vedasi l'Egitto con Al Sisi, l'Ucraina con la Crimea e le regioni autonome del sud-est, vedasi il cambiamento politico di Karzai, quello di Al-Maliki in Iraq, il patto di ferro rinsaldato tra IRAN-HEZBOLLAH-DAMASCO che ha persino ispirato il cambio di passo in Palestina con la pacificazione di Hamas (I dubbi restano..). 

Gli americani hanno iniziato la loro strategia di pivot medio orientale (primavere arabe), delle guerre per procura e del pivot asiatico puntando tutto quello che avevano, senza credere che qualcuno avrebbe avuto il coraggio (e i soldi) di chiamare il loro bluff. Purtroppo per loro gli anni passano e lo stack di Cina e Russia è aumentato a tale livello da permettere a questi paesi di vedere le carte di Washington ed indurre al collasso il loro sistema menzognero (grazie ai media main stream). 

Le conseguenze, per loro imprevedibile, si evidenziano, giorno dopo giorno, sempre di più. A questo ritmo, aspettiamoci che persino un paese come la Thailandia (attenzione anche qui alla destabilizzazione straniera) storicamente alleato degli USA, ingrani la quinta e inizi a giocare di sponda con al Repubblica Popolare cinese.

Rimarremo noi Europei e gli Americani, ad intervistarci a vicenda su FOX TV e Le Monde raccontandoci quanto siamo bravi, mentre su PressTV e RT si interrogheranno sulla deriva guerrafondaia e mendacia dell'occidente. Ma non sta già succedendo ?

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