venerdì 18 aprile 2014

Evasione delle banche per omissione di plusvalenze ovvero si stanno mangiando il mondo e non basta!

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E’ imperativo categorico denunciare all’Agenzia delle Entrate, per il tramite della GdF, l’evasione delle banche relativamente al mancato pagamento delle plusvalenze ottenute dal signoraggio secondario: creazione del denaro virtuale!
La plusvalenza (capital gain, in inglese) è quello che si guadagna come differenza fra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita. Le plusvalenze sono tassate al 20%, fatta eccezione per i titoli di Stato italiani e poc’altro. La plusvalenza su ogni singola operazione di vendita è determinata quindi dalla differenza fra il prezzo di vendita al netto di eventuali commissioni ed il prezzo di acquisto comprensivo di commissioni (detto anche prezzo di carico o fiscale).

Alla banca, quando concede un prestito, è sufficiente accantonare la fisicità monetaria del solo 2% (detta riserva frazionaria), la restante somma (che è la maggior parte) è emessa quasi sempre dal nulla: in modo virtuale: apertura di conto corrente con fido, ecc.. Nel momento stesso che attua ciò ha una plusvalenza tra il costo ZERO dell’operazione (a cui potremmo aggiungere, in sostituzione del costo commissioni, il lavoro dell’impiegato che meccanicamente registra i dati) e la somma virtualmente erogata. Ad esempio: se presta 100mila euro, 98mila sono creati dal nulla a costo zero e quindi la plusvalenza è pari a 98mila euro, su cui DEVE insistere la tassazione del 20%: PARI A 19.600,00 EURO! Ciò non vale laddove la banca versa fisicamente tutta la somma al Cliente.
E’ per questa ragione che i poteri forti bancari fanno di tutto per evitare la fisicità del denaro facendo regolamentare per legge pagamenti non in contanti e la prova ultima è l’obbligo di non pagare gli affitti con denaro contanti! Il mascheramento della ragione concreta e lucrosa per le banche è offerta dal far dire ai giornalisti: utili idioti al sistema, che serve per evitare affitti i n nero!?! Ma se sono in nero continueranno ad esserlo e sarà, forse, la sola parte ufficiale ad essere transata per il tramite dei canali bancari! Nel mentre le ‘pubblicità progresso’ evidenziano che chi evade toglie benesse a tutti, perchè mai gli stessi Ministeri che finanziano una siffatta pubblicità non intervengono nei confronti delle banche per recuperare questa ingente evasione ?!?
Le nove istituzioni finanziarie più importanti dell’Italia: Unicredit, Intesa, Mps, Ubi, Banco Popolare, Banca Pop. Emilia Romagna, Mediobanca, Bpm e Credem (poco più della metà del mondo bancario) nel 2012 hanno prestato ad Imprese e Famiglie 1.400 miliardi di euro. Ammesso che tutte le altre banche hanno prestato denaro vero, non virtuale, e solo queste nove hanno prestato il 98% in modo virtuale, abbiamo una plusvalenza pari a 1300 mld di euro (*) con una tassazione in favore dell’Erario, quindi di noi Cittadini, pari a 260 mld di euro! Monti, Letta e Renzi per pochi miliardi hanno aumentato l’iva, lasciato una mini Imu, non risolto il problema degli esodati, ecc.
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(*) su 1400 mld il 98% è pari a 1372 mld, togliendo anche una esagerata somma di 72 mld per costi, resta una plusvalenza di 1300 mld, il cui 20% è appunto 260 mld!
P.Majolino, da “Sapere é Potere”

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