venerdì 28 marzo 2014

Renzi, stavolta il tour nelle scuole si trasforma in un clamoroso fiasco!

A Scalea, popoloso centro turistico e balneare dell’Alto Cosentino, scatta inesorabile la protesta. Fischi ed urla di contestazione hanno infatti accolto la visita di Renzi alla scuola “Calopresi” da parte di un agguerrito gruppo di precari  della scuola, lavoratori socialmente utili e di mamme che hanno contestato all’ex concorrente de “La Ruota della Fortuna” i ventilati tagli alla spesa pubblica, oltre che “una mancata attenzione nei confronti del Sud e dei lavoratori precari”.
Intanto, il premier e’ molto impegnato nel portare avanti la spending review e con un tweet aveva annunciato con l’ennesimo spot che “se passa la nostra proposta sulle province, 3000 politici smetteranno di ricevere una indennità dagli italiani. La volta buona”. 
Peccato però che tutto si stia rivelando solo una colossale operazione mediatica di facciata, con cui far credere ai più sciocchi ed ingenui che si stia intraprendendo la strada della riduzione dei costi della politica. Infatti, la prima mossa in tal senso dovrebbero farla proprio i componenti del Parlamento che percepiscono ricchi emolumenti, oltre a rimborsi a dir poco spropositati, unitamente all’inquilino del Quirinale che a quanto risulta percepisce ancora la bellezza di oltre 230.000 € di reddito l’anno, al netto di benefit e delle residenze romane che per legge gli sono attribuite. Inoltre, c’è pure da fare i conti con l’ostruzionismo all’interno del Parlamento che trasversalmente farà di tutto per non far sopprimere le Province. Argomento di cui si parla sin dai tempi del primo esecutivo tecnico a guida massone, targato Monti, ma di cui poi non se n’è fatto più niente.
Insomma, il ruolo di televenditore calza sempre più a pennello per Renzi che come tutti i suoi predecessori predica bene, ma razzola decisamente male, facendo proclami a destra ed a manca. Salvo poi non ottenere alcun apprezzabile risultato!
Franco Svevo
http://www.signoraggio.it/

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