Venezuela, Maduro ordina espulsione funzionari Usa. Sono cospiratori

Caracas - Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha ordinato l'espulsione di tre funzionari consolari degli Stati Uniti.

L'annuncio è stato dato dallo stesso presidente in un discorso trasmesso in serata in televisione, nel quale Maduro spiega che la decisione è stata presa a causa delle crescenti tensioni derivate dalle proteste antigovernative nel Paese. Maduro non ha identificato i funzionari, ma li accusa di essersi infiltrati negli ambienti universitari venezuelani usando come copertura il proprio lavoro consolare per la fornitura di visti di studio. Il presidente venezuelano ha inoltre accusato gli Stati Uniti di avere lavorato al fianco dell'opposizione nei tentativi di rovesciare il suo governo, ma Washington nega di voler fare cadere Maduro.

L'ambasciatore venezuelano presso l'Organizzazione degli Stati americani a Washington (Oas), ha detto ancora il presidente, aveva ricevuto una telefonata dal dipartimento di Stato Usa in cui venivano annunciate conseguenze negative per Caracas nel caso in cui venisse arrestato il leader di opposizione Leopoldo Lopez, accusato da Maduro di essere a capo di un complotto "fascista" mirato a farlo cadere. "Si tratta di richieste inaccettabili e sfacciate", ha detto il presidente commentando la telefonata. "Non prendo ordini da nessuno al mondo", ha aggiunto, concludendo che non tollererà "minacce" alla sovranità del Venezuela.

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