giovedì 13 febbraio 2014

L’ Europa decide sui governi in Italia

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Bini Smaghi: “Berlusconi fatto dimettere perché voleva uscire dall’euro”

Silvio Berlusconi “fatto fuori” perché voleva uscire dall’Euro. Il possibile complotto, questa volta, potrebbe essere più di una tesi o di un teorema considerata la fonte, l’ex membro della Bce, la Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi. Un cronista politico-economico del Telegraph, Ambrose Evans-Pritchard, ha sottolineato un estratto di un libro pubblicato nei mesi scorsi da Bini-Smaghi, intolato “Morire di Austerità” (editrice Il Mulino), in cui l’economista spiega come “la minaccia di uscita dall’Euro non sembra una strategia negoziale vantaggiosa (…). Non è un caso che le dimissioni (…) di Berlusconi siano avvenute dopo che l’ipotesi di uscita dall’Euro era stata ventilata in colloqui privati con i governi di altri paesi”.

Un altro tassello alla ricostruzione storica della drammatica estate del 2011, quella che portò la Banca Centrale Europea ad inviare la famosa lettera con “i compiti a casa” all’Italia. Bini Smaghi in una lettera al Corriere della Sera aveva difeso la missiva sostenendo che non prevedeva austerità, ma chiedeva riforme. Qualche giorno fa, intervenendo ad un convegno della Confindustria, Bini Smaghi ha anche sostenuto che l’Italia per poter attuare davvero le riforme necessarie ad agganciare la ripresa, farebbe meglio a chiedere l’aiuto dell’Europa come hanno fatto l’Irlanda o il Portogallo.
Bini Smaghi, tuttavia, è ricordato anche per il braccio di ferro con il governo italiano allora presieduto da Silvio Berlusconi. Le cronache dell’estate del 2011 raccontano delle sue pressioni di prendere il posto di Mario Draghi alla Banca d’Italia in cambio delle dimissioni dal board della Bce necessarie ad evitare che Roma potesse avere due rappresentanti (tra cui il presidente) all’interno dell’organismo di Francoforte.

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