lunedì 3 febbraio 2014

Il rapporto della commissione europea, che prospetta un futuro di miseria e disperazione

di  Gianni Lannes - Miseria nera, programmata a tavolino da chi vuole dominare il mondo e nel vecchio continente si avvale di maggiordomi e camerieri (affiliati a Bilderberg & Trilateral, come Draghi, Letta, Monti, Prodi e tanti altri). In altri termini, va in onda un' Europa da incubo: popoli schiavizzati, alla fame e parlamenti come quello tricolore esautorati da decenni.


Basta aprire gli occhi e guardarsi attorno per rendersi conto del livello di imbarbarimento e della finzione in atto. Ora, per chi fatica a crederci, c'è un illuminato documento della Commissione Europea, massimo organo di governo di questa sovrastruttura politico-economico-finanziaria che sta stritolando un intero continente:



La disoccupazione aumenterà di anno in anno fino al 2023, le imprese non si riprenderanno più, e ritorneremo agli anni Sessanta come qualità di vita, ovvero mezzo secolo indietro rispetto ai livelli raggiunti dagli Stati Uniti d'America.

Altro che elezioni europee: pura finzione per gli allocchi eterodiretti. L'opinione pubblica non ha alcun peso. I più svegli al massimo si sfogano sul web senza alcuna azione nella realtà materiale.

Senza più regole democratiche. Si assume solo il mero profitto e si licenzia per sempre il lavoro produttivo. Tutto già calcolato e previsto negli atti ufficiali, mentre i soliti leccapiedi indorano la pillola. Nel 2023 l'Europa avrà un tasso di disoccupazione dell'80 per cento, le aziende non avranno modo di riprendersi e il nostro continente regredirà fino ai tempi degli anni '60. Lamentarsi non  serve a niente: bisogna liberarsi delle catene mentali e sociali.

riferimenti:

  




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