mercoledì 4 dicembre 2013

Grecia: “Sfruttamento e disperazione”

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Manolada è un villaggio a Sud della Grecia situato in un’ampia zona rurale a ridosso del mar Ionio. Qui è avvenuto un cruento episodio, ai danni di lavoratori immigrati che ha visto circa 28 raccoglitori di fragole, essere feriti da colpi di fucile per aver protestato contro il basso salario.
I loro carnefici erano i caposquadra (in Italia si definirebbero caporali) che li controllavano nei campi di raccolta. Episodi del genere sono accaduti anche nel Sud della nostra penisola, dove gli immigrati impiegati nei campi di raccolta si sono ritrovati a subire duri maltrattamenti durante la raccolta. Le immagini che seguono a quest’articolo, pubblicato su un quotidiano greco (ekathimerini.com) e che traccia uno spaccato molto “sentito”, di una Grecia che una volta era coinvolta nella lotta per i diritti umani e adesso si trova immersa nella disperazione e in episodi inspiegabili come questo gettando una pessima immagine sul popolo greco, lasciano immaginare in quale situazione stia sprofondando il popolo ellenico. La drammatica situazione economica della Grecia, sta portando indietro nel tempo un paese, che sembra esser tornato nel medioevo, dove lavoro e giustizia era a discrezioni dei soli feudatari.
L’economia ellenica sempre più sostenuta dallo sfruttamento della manodopera a basso costo, sembra dimenticare i principi di uguaglianza e di giustizia. Questo non vuole essere un monito verso il “disagiato popolo greco”, ma un invito a riflettere sulle condizioni generate, da un sistema monetario che sta progressivamente disgregando in diversi blocchi l’Europa. Il Sud sempre più isolato e povero, torna indietro nel tempo, immerso nei campi della disperazione dove per pochi soldi si raccolgono fragole e per guadagnarne pochi di più si uccidono persone.
Fonte: http://www.lolandesevolante.net/blog/2013/04/grecia-sfruttamento-e-disperazione/

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