martedì 3 dicembre 2013

A Kiev i poliziotti usano i manganelli contro i manifestanti

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Continua la protesta a Kiev dove l’opposizione era nuovamente scesa in strada nel cuore della città per protestare contro lo stop dell’Accordo di Associazione e di Libero Scambio con l’Unione Europea, deciso dal governo del presidente Viktor Yanukovich.
Uomini delle forze speciali Berkut, in assetto antisommossa, hanno usato manganelli e granate stordenti per difendere centinaia di manifestanti filo-europei radunati nella principale piazza della città. Secondo il deputato dell’opposizione Andriy Shevchenko nei tafferugli ci sono stati numerosi feriti e decine di arrestati:«L’Ucraina non aveva mai visto nulla di simile». Ed è l’agenzia Itar-Tass a dare i numeri dello scontro: 33 arresti e decine i feriti tra i 1.000 o 1.500 attivisti che erano rimasti in piazza a protestare. 

Nel frattempo anche Arseni Iatseniuk, capogruppo del partito Patria di Iulia Timoshenko, ha chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno Vitali Zakharcenko. Nove anni fa, fra il 2004 e il 2005, la stessa piazza era stata teatro della Rivoluzione Arancione che vide all’epoca sconfitto proprio Yanukovich.
L’ambasciatore statunitense in Ucraina Geoffrey Pyatt, ha condannato l’uso della forza contro i manifestanti. Pyatt, parlando alla radio Voice of America, ha rimarcato che la libertà di parola e di stampa sono principi fondamentali per gli Usa e che il rispetto di quei valori é tra i pilastri delle relazioni strategiche tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, avvertendo che deviare da tali principi avrebbe avuto gravi conseguenze.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-30/a-kiev-poliziotti-usano-manganelli-contro-manifestanti-pro-unione-europea-33-arresti-e-decine-feriti–103650.shtml?uuid=ABgPEqg

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