martedì 3 dicembre 2013

9 dicembre di protesta, tra Forconi e movimenti



9 dicembre di protesta, tra Forconi e movimenti
1396018_424914814297342_1792271174_nCi saranno le primarie del Pd, scopriremo quale sarà l’affluenza e se ad avere la meglio saranno i sostenitori del battagliero Renzi o quelli del più istituzionale Cuperlo, o magari quelli dell’outsiderCivati, e trascorreremo buona parte del giorno dopo a seguire i commenti in tv e a commentare  noi stessi.
Ci ricorderemo di allestire come ogni anno l’albero di Natale, lasciando ai bambini gli addobbi infrangibili e prendendoli in braccio per appoggiare l’immancabile puntale.
Ma non sarà questa la sola cifra dei primi giorni  di dicembre 2013.
Lo racconta la Rete, soprattutto sui social, per aggirare il silenzio dei media nazionali e purtroppo anche locali, condividendo a più non posso un appuntamento importante per lunedì 9.
Si chiama – tanto per non lasciare dubbi – “9 dicembre, il popolo si ribella” e, come è possibile scoprire sull’omonima pagina Facebook e sul sito http://www.novedicembre.altervista.org/index.html#intro, è molto più che un evento di quelli che nascono e muoiono sui social.
Decine di comitati sul territorio, una lista lunghissima di associazioni che aderiscono, precisi punti di incontro per le manifestazioni in molte città: l’intenzione sembra essere davvero quella di far sentire la voce dei cittadini italiani “normali”, quelli che escono dal supermercato con carrelli quasi vuoti, che non rispondono neanche più alle telefonate del direttore della loro banca e che osservano ormai con deciso disgusto gli scontri tra opposte fazioni nei palazzi della politica e nei talk show televisivi.

Non vogliono distruggere ma, come tengono a sottolineare, scendono in piazza perché “dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”.
E allora ecco l’appuntamento principale,  quello romano, per le 10 a Piazza Montecitorio, “Senza Simboli, Partiti, Sindacati. Solo con il Tricolore e la Costituzione”, e poi quelli di Avezzano, Firenze, Genova, Imperia, Monfalcone, Pesaro, Ravenna, Savona Teramo.
La Sicilia parteciperà con quattro diversi presidi: due a Palermo, in Via Ernesto Basile, lungo l’Università, e a Piazza Indipendenza, davanti alla sede della Presidenza della Regione, uno ad Agrigento, presso la Rotonda Giunone, a ridosso della Valle dei Templi, preceduti dal presidio dei caselli di Tremestieri, a Messina, attivato già dalla sera del 8 dicembre.
Il programma è chiarissimo “L’Italia si ferma dal 9 dicembre. L’Italia che produce di qualsiasi settore, l’Italia dei disoccupati, dei precari, dei giovani, degli studenti, dei padri, delle madri, dei figli e di chiunque voglia dire basta.
Questa Italia si ribella e scende nelle strade e nelle piazze contro il far-west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli italiani, contro questo modello di Europa, per riprenderci la sovranità popolare e monetaria, per riappropriarci della democrazia, per il rispetto della costituzione, contro un governo di nominati, per difendere la nostra dignità.
Ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l’identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni.”
Non saranno i soli ad animare questo inizio di dicembre, però. Per le 22 del 8 dicembre – e fino al 13 – è prevista la nuova ondata di manifestazioni dei Forconi, il movimento che già l’anno scorso paralizzò le strade, bloccando di fatto gli approvvigionamenti di intere città. Stavolta toccherà a tutta l’Italia, in modo da chiarire la posizione, coinvolgendo tutta la popolazione. Dichiara Mariano Ferro, che dei Forconi è leader storico: ”Lo Stato non ci fa scegliere chi ci governa, ci sovrasta di tasse, le grandi imprese finiscono all’asta, risparmiano sull’ assistenza ai  disabili mentre le pensioni d’ oro e i costi della politica restano gli stessi. Bisogna passare dalle parole ai fatti. L’Italia che produce, l’Italia dei disoccupati, dei precari, dei giovani, degli studenti, chiunque voglia dire basta può partecipare. Questa Italia si ribella e scenderà nelle strade e nelle piazze.”
Decisamente, non saranno solo giorni di Primarie e Alberi di Natale.
Tratto da:http://www.new-s.it

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