FONTE: MOVISOL.ORG

La strategia è stata messa a punto in una cena privata il 20
settembre a Roma, che ha visto attovagliarsi a casa di Eugenio Scalfari Mario
Draghi, Enrico Letta, Giorgio Napolitano e Laura Boldrini, tutti membri della
corrente spinelliana del partito britannico.
Due giorni dopo, Scalfari ha impartito gli ordini di marcia
in un editoriale su La Repubblica. Dopo aver sentenziato in puro stile fascista
illuminato che "la massa non fa progressi", Scalfari lancia
l'allarme: si sta cercando di mettere in discussione "l'esistenza dello
stato di necessità" che giustificò il governo UE-diretto di Mario Monti
prima, e di Enrico Letta poi, scrive il fondatore del giornale di De Benedetti.
C'è il rischio che Letta sia costretto dai ricatti di Berlusconi ad adottare
una politica di anti-austerità (anti-euro). Ma, conclude Scalfari, Letta,
Napolitano e Draghi "sono i nostri tre punti di forza, che hanno l'Europa
come obiettivo preminente per l'avvenire di tutti. Se questa realtà è chiara,
occorre operare, ciascuno nell'ambito delle sue competenze, affinché si
realizzi”.
Ciò che il partito britannico teme è che il sentimento
anti-austerità nella popolazione italiana – che Berlusconi sicuramente sfrutta
per salvarsi, ma questo è solo una complicazione per gli smarriti – possa
sfociare in un definitivo voto anti-euro in caso di nuove elezioni. Già il
fronte anti-euro si sta organizzando su scala pan-europea. Il 23 settembre a
Roma si è tenuto il primo incontro degli euroscettici del nord e del sud.
Hans-Olaf Henkel dalla Germania e Brigitte Granville (Francia e UK), si sono
uniti ai prof. Giuseppe Guarino, Alberto Bagnai, Claudio Borghi e altri
accademici in una conferenza pubblica. Il prof. Guarino, relatore principale e
presidente del convegno, ha denunciato il fatto che la politica di zero deficit
dell'UE non solo è sbagliata, ma è illegale persino sotto la stessa legge
dell'UE. (Nota CdC: Qui è il resoconto dell'incontro.)
Per giustificare l'illegalità, l'UE ha costantemente usato
l'argomentazione dello "stato di necessità", che secondo Karl Schmitt
autorizza a sospendere la costituzione. Lo stato di necessità è dettato
dall'imperativo di salvare il sistema oligarchico. Nell'estate del 2011, l'UE ha
creato uno stato di necessità per l'Italia manipolando il valore dei suoi
titoli di stato. La BCE ha prima lasciato cadere i titoli, ed è intervenuta
successivamente ad acquistarli per sostenere il governo Monti. Si ripeterà il
giochetto con Letta? È questo che Draghi ha discusso nella cena delle trame? Il
suo annuncio al Parlamento Europeo che la BCE è pronta ad un'altra
mega-iniezione di liquidità per le banche (LTRO) ha a che fare con questo? Che
ha chiesto Draghi in cambio ai suoi commensali?
Il Financial Stability Assessment del FMI per l'Italia,
rilasciato il 27 settembre, raccomanda l'applicazione del bail-in (prelievo
forzoso) per soccorrere le banche italiane. È quanto ha chiesto Draghi? O si è
limitato a sollecitare le privatizzazioni, in consueto "stile Britannia"?
Fonte: www.movisol.org
Link:
http://www.movisol.org/13news167.htm
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