Negli ultimi tempi molte notizie corrono sul web riguardanti l’anatocismo e l’usura. Cercando di spiegare entrambi, si potrebbe dire che l’anatocismo è l’anticamera dell’usura.
L’anatocismo si ha tutte le volte in cui su interessi vengono calcolati nuovi interessi a danno del cliente.
Esso aggrava notevolmente il costo reale del denaro che i clienti pagano alle banche tutte le volte che si chiede un prestito, un mutuo o si ha un conto corrente con affidi e scoperture.
Il costo reale che si paga alla Banca non si trova esposto in nessun contratto bancario ed è molto più alto di quello che apparentemente può sembrare.
L’anatocismo è un moltiplicatore del debito perché ad ogni scadenza di pagamento, vengono sommati anche gli interessi che già sono stati pagati a scadenza e che faranno parte integrante del capitale nel nuovo trimestre, e su questi verranno pagati nuovamente interessi passivi.
Periziando i conti correnti vengono messi in evidenza tutti gli illeciti civile e penali dell’uso strumentale che la Banca fa della legge.
Le irregolarità dei contratti intrattenuti con la Banca, possono essere anche ab origine, ovvero già il contratto al suo sorgere, può essere affetto da nullità anche solo parziali. Ad es. su un mutuo, dove la Banca applica per prassi un ammortamento alla francese o stabilisce degli interessi di mora contrattuali su punti percentuali, facendo l’analisi si può evidenziare che il tasso effettivo applicato dalla Banca, può superare il tasso soglia ovvero quello stabilito dal Ministero, ovvero c’è usura.
Si potrebbe quindi passare da una violazione civile, ovvero il divieto di anatocismo, ad un illecito penale, ovvero un superamento del tasso soglia, quindi usuraio, ma tutto ciò è possibile farlo solo con un analisi critica del rapporto intrattenuto con la Banca.
Se su un conto corrente viene praticato anatocismo (da sempre vietato anche nel codice civile), e se tale pratica ha comportato il superamento del tasso soglia, ovvero se c’è stata usura, tutto dovrà essere stornato. Su un conto corrente, solo l’utilizzo strumentale della commissione di massimo scoperto, provoca dei numeri debitori a favore della banca, quindi analizzando un conto corrente secondo legge, la maggior parte di essi vanno fuori soglia, ovvero nella maggior parte dei conti correnti, sono applicati tassi usurari.
In un contesto del genere, il correntista ha due possibilità. L’una è quella di denunciare la Banca per usura che dà la possibilità di costituirsi in un eventuale processo penale a carico della Banca, come parte offesa, l’altra opportunità invece è quella di chiedere dinanzi al Giudice Civile, la restituzione di quanto indebitamente versato a favore della Banca, oltre che chiedere un risarcimento del danno perché è vittima di usura.
Un importante messaggio da dare però è che se si riceve un decreto ingiunto dalla Banca, esso non va trascurato ma bisogna fare opposizione ad esso. Non lasciare mai che un decreto ingiuntivo della Banca possa divenire definitivo.
Dinanzi ad una richiesta fatta dalla Banca con decreto per una somma debitoria presunta, chiedere al Giudice che dimostri la Banca la validità del credito richiesto, come anche dice l’art. 50 del TUB che stabilisce che bisogna poter fare tutto il saldaconto del rapporto tra la Banca ed il cliente, cioè dall’inizio del rapporto fino al decreto, e non certo solo dell’ultimo trimestre. Solo così si può fare una giusta quantificazione della cifra debitoria nei confronti della Banca, o addirittura si potrebbe ribaltare il rapporto e risultare creditori della Banca.
Dinanzi al decreto, è bene sempre fare opposizione periziando tutti i movimenti del conto corrente, dall’inizio del rapporto, e se c’è stato anche un illecito penale, ovvero un superamento del tasso soglie e quindi usura, è bene evidenziarlo dinanzi al Giudice Civile che potrà avere una visione più completa sulla autenticità delle richieste fatte dalla Banca, o viceversa sulla falsità delle loro pretese.
Floriana Baldino
Per contatti scrivere a: federitaliatrani@gmail.com
o florianabaldino@gmail.com tel. 3491996463
Nessun commento:
Posta un commento