- di Francesco Maria Toscano -
Nascere nel profondo sud, terra di mafia ripiegata su stessa, presenta oggettivamente molti svantaggi. Il lavoro scarseggia, le istituzioni latitano e la povertà dilaga cristallizzando bacini di indigenza sempre utili per dare nuova linfa ad un tessuto criminale di antico lignaggio, solido e ben ramificato. I migliori figli di questa povera Calabria, finito il liceo, emigrano al nord per studiare, salvo poi scoprire, lentamente e giorno dopo giorno, di essere partiti per mai più ritornare. Nessuno dei miei tanti amici d’infanzia vive più nella sua terra d’origine, tutti fagocitati da quelle grandi città del nord che offrono (offrivano?) ancora la possibilità di costruirsi una esistenza libera e dignitosa a corollario di una brillante e fulminea carriera universitaria. In loco rimane chi non ha la voglia o i mezzi per andarsene o chi, come me, malinconicamente abituatosi a vivere l’eterno ieri di weberiana memoria, non resiste al richiamo della più perfida e irrazionale nostalgia. Ma vivere un territorio così complicato e martoriato, respirarne gli odori per metabolizzarne l’essenza, presenta anche alcuni aspetti positive.
Si impara presto “a stare al mondo”, a navigare cioè tra le mille insidie (vere o presunte) che caratterizzano tutte le società dominate da un substrato di potere indecifrabile e sfuggente che, non visto, tutto valuta e tutto osserva. Ho maturato questa consapevolezza in questi giorni, osservando la strategia scelta dai massoni reazionari che dominano la Ue per stabilizzare, attraverso la paura, un sistema che produce a profusione disoccupazione, miseria e sofferenza. Il Sistema crea cioè dolosamente le condizioni utili per esasperare una realtà sociale da scuotere e disorientare, per poi presentarsi subito dopo come possibile cura per risolvere mali da essa stessa in precedenza volutamente creati. Tradotto. La massoneria reazionaria di Mario Draghi getta nel panico interi popoli imponendo dappertutto il rispetto dei dogmi dell’austerità. Una volta avvelenato il clima, quindi, la stessa massoneria reazionaria tenta di sterilizzare il prevedibile dissenso brandendo con luciferina furbizia l’arma del ricatto. “Non vorrete mica sprecare i sacrifici fatti proprio adesso che si intravede la luce in fondo al tunnel”?, ammiccano quotidianamente i troppi mestatori a gettone a reti unificate. Si tratta di uno schema tanto malvagio quanto sapiente, che gioca con le ataviche paure che popolano la mente degli uomini, perennemente sospesi tra il desiderio di voltare pagina e il terrore di sprofondare nell’abisso. Non è forse vero che in qualsiasi campo, dall’amore al lavoro, quando si investe molto in qualcosa si fa poi più fatica a riconoscerne il definitivo fallimento? La psiche collettiva, dopo le torture subite, non è quindi inerzialmente portata a credere nel rapido ritorno della crescita (che, secondo Saccomanni, già si vede…) frutto dei sacrifici sostenuti, anziché, più realisticamente, riconoscere che le sofferenze affrontate sono state non solo gratuite e inutili ma, per giunta, decisamente dannose? Certo che è così. I massoni reazionari lo sanno e ci sguazzano felici e contenti. Per cui, ogni giorno ascolterete qualcuno che vi dirà che, nel caso in cui gli inviti alla “responsabilità” dei vari Napolitano, Monti, Letta, Draghi, Merkel e compagnia cantando (di coloro i quali cioè hanno lucidamente creato il deserto per dare vita alla cosiddetta “devastazione creatrice”) non venissero più supinamente recepiti, immediatamente si aprirebbero le terrificanti porte dell’inferno. I demoni spread, default e Troika, come avrete notato, sono già in evidente pre- allerta. Tutti quelli che provano a coartare la libera volontà altrui cavalcando paure e utili fantasmi vanno considerati alla stregua di volgari farabutti, nemici della verità e del popolo intero. In conclusione vi racconto una storiella. Nelle zone dominate dalla mafia, gli atti intimidatori in danno dei commercianti sono spesso all’ordine del giorno. Ma, sovente, interrogati dalle forze dell’ordine, quasi tutte le vittime negano di essere state oggetto di richieste estorsive. Tanti certamente mentono per paura, altri invece dicono il vero. Spesso infatti le forze criminali colpiscono ex ante e senza preavviso con il solo obiettivo di provocare nel bersaglio prescelto l’affiorare di uno stato di psicologica prostrazione. A questo punto, alle volte, qualcuno venuto “casualmente” a conoscenza dei timori che assillano il povero malcapitato al quale “esprimere massima comprensione”, si propone di garantire la riconquista della tranquillità perduta a patto però che l’interlocutore intimidito si dimostri effettivamente “ragionevole” e “responsabile”. Il livello di responsabilità,naturalmente, sarà testimoniato dalla capacità di sottostare ad alcune logiche perverse da interiorizzare indispensabilmente al fine di evitare in prospettiva guai ben peggiori. Questo modello di imperio su larga scala vi ricordano qualcuno o qualcosa? Siete ancora convinti della necessità di imbastire chissà quali indagini per scoprire quel famoso “terzo livello” tanto invocato in passato da una miriade di pentiti? A ben vedere, forse, basterebbe leggere con occhio critico e attento le tante velate minacce per conto terzi quotidianamente pubblicate dai grandi giornali con tanto di nome e cognome. Non a caso per nascondere qualcosa in maniera davvero elegante ed efficace, spiegava Edgar Allan Poe, bisogna esporla con grande evidenza.
Fonte: http://www.ilmoralista.it/2013/10/01/il-potere-occulto-e-perverso-governa-sempre-con-la-paura/

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